Francesco Zanardi, politico italiano, è ato il 6 gennaio 1873 a Poggio Rusco (Mantova) ed è deceduto il 18 ottobre 1954 a Bologna. Dopo gli studi a Poggio Rusco e a Mantova, si iscrisse all'università di Bologna dove si laureò in chimica e farmacia. Dirigente del Partito Socialista Italiano nel mantovano, si applicò intensamente nell’attività di amministratore. Fu sindaco di Poggio Rusco (Mantova) e contemporaneamente consigliere comunale a Bologna nel 1902. Nella stessa città, nel 1904, fu assessore all’igiene della giunta comunale guidata dal sindaco Enrico Golinelli. Fu anche vice presidente dell'amministrazione provinciale di Mantova tra il 1904 e il 1906. La sua attività di amministratore pubblico giunse all’apice il 28 giugno 1914 quando si svolsero a Bologna le elezioni amministrative che per la prima volta portarono la sinistra al governo della città.
Zanardi viene ricordato come il sindaco del pane perché promotore dell’ente comunale di consumo che contribuì ad alleviare i disagi della popolazione durante il conflitto mondiale allora in corso. La giunta Zanardi si prodigò molto anche per lo sviluppo delle istituzioni scolastiche. Rieletto deputato nel 1921, Zanardi fu più volte oggetto di aggressioni violente ordite da fascisti e perseguitato durante il regime. Allontanato da Bologna, dimorò a Roma dove rimase permanentemente dopo la morte del figlio Libero, morte causata da aggressioni subite per opera di squadre fasciste. Nel 1938 fu confinato a Cava dei Tirreni. Finita la guerra, tornò a Bologna dove nelle elezioni del 2 giugno 1946 venne eletto all'Assemblea Costituente con 26.328 preferenze.
Nel 1948 fu designato senatore a vita.