Strumento musicale a fiato di origine e carattere pastorale, consistente in un otre di pelle pieno d’aria nel quale sono inserite alcune canne o pive di legno, per questo ritenuto, nell’antichità classica, una derivazione del flauto, o siringa, del dio Pan. In latino si chiamava "utricularium" e tra i suonatori dell'antichità si annovera l'imperatore romano Nerone. Dal Medioevo all’età moderna si diversificò in vari tipi, tra cui la cornamusa scozzese e irlandese, a insufflazione indiretta, la musette francese e la piva.
La zampogna ha antiche origini: è probabile una sua discendenza dagli auloi greci, si conoscono due tipi diversi di zampogna: una con canne di melodia di diversa lunghezza ed un'altra con canne di uguale lunghezza collegate ad un otre di pelle. La sua funzione è quella di scandire i momenti salienti dell’anno agricolo, secondo l’arcaico calendario stagionale. Essa viene generalmente protetta dal malocchio con vari amuleti, quali nastri, fiocchi rossi e cornetti aventi un significato apotropaico. Il suo repertorio è costituito da tarantelle, pastorali ed accompagnamento al canto.