Uomo politico nato a Pontedera (PI) il 1903 e deceduto a Roma nel 1981,fu un esponente di spicco della Democrazia Cristiana e dodici volte ministro.
Aderente in gioventù al Partito Popolare, tra il 1942 e il 1943 fu tra i fondatori della Democrazia Cristiana, che rappresentò alla Consulta nazionale (1945-46) e all’Assemblea costituente (1946-48). Deputato (1948-68) e senatore (1968-76), fu ministro dell'Industria e Commercio (1947; 1950-51), dei Trasporti (1953), delle Partecipazioni statali (1956-57), dei Lavori pubblici (1957-60), dell’Industria (1963) e delle Poste e telecomunicazioni (1973-74).
In politica Giuseppe Togni fu sempre un democristiano indipendente, fermamente ancorato alla dottrina sociale cristiana. Considerò sempre la politica come lo strumento sovrano per garantire il progresso economico e sociale dei cittadini meno fortunati, la libertà personale una necessaria conseguenza dei diritti naturali di ogni singolo individuo, e la libertà economica e d’impresa, sottoposta a ferme regole statali e orientata al bene comune, il mezzo migliore per la realizzazione dello stato sociale. La prima proposta di legge antitrust, quella sulla partecipazione dei lavoratori agli utili e alla gestione delle imprese, nonché la legge sull’edilizia popolare, che determinò la costruzione di milioni di vani, ne sono la dimostrazione.