Uomo politico, Gullo è nato il 16 giugno 1887 a Catanzaro e deceduto il 3 settembre 1974 a Spezzano Piccolo (Cosenza).
Entrato molto giovane nel PSI (Partito Socialista Italiano), nel 1907 divenne consigliere comunale di Spezzano Piccolo. Conseguita la laurea in giurisprudenza a Napoli, esercitò la professione di avvocato a Cosenza. Alla vigilia della Grande Guerra, nell’estate del 1914, Gullo viene eletto consigliere provinciale per il mandamento di Spezzano Grande. Nel 1921 aderì al Partito Comunista nel quale assunse un’importante ruolo all’interno dei quadri dirigenti del Partito. Nel 1924 fu eletto deputato. Con la Federazione di Cosenza, si schierò contro il progressivo affermarsi della linea di centro, rappresentata da Antonio Gramsci. A partire dal 1925, allentò i suoi rapporti con la sinistra comunista, fino a romperli del tutto. Deciso avversario del corporativismo fascista, nel 1929 fu arrestato perché accusato di aver provocato “un certo risveglio del sovversivismo” e fu condannato dal Tribunale Speciale a tre anni di confino. Ritornato in Italia dopo la caduta del fascismo, nell’aprile del 1944 viene nominato ministro dell’Agricoltura nel secondo gabinetto Badoglio. Il 12 luglio del 1946, Gullo è sostituito all’Agricoltura dal democristiano Antonio Segni e viene nominato Ministro alla Giustizia. Nel 1972 si ritirò dalla carriera parlamentare. Viene ricordato come il “ministro dei contadini”.
Civico 32 scuola per l’infanzia Ettore Franceschini