L’arpa è uno strumento musicale cordofono a pizzico.
Esistono vari tipi di arpe. Per quello che riguarda la musica popolare e tradizionale, molte culture e geografie hanno tra i propri strumenti qualche variante di arpa: si ha così l’arpa celtica, le varie arpe africane, indiane, ed altre ancora.
In ambito occidentale, il termine arpa non altrimenti specificato si riferisce quasi sempre all’arpa da concerto a pedali, della quale esistono varianti acustiche ed elettriche.
L’arpa da concerto a pedali è dotata di 46-47 corde tese tra la cassa di risonanza e una mensola detta “modiglione”, con un’estensione di 6 ottave e mezzo e intonata in do bemolle maggiore. I suoni estranei a questa tonalità si possono ottenere agendo su 7 pedali a doppia tacca; ogni corda è in grado di produrre tre note diverse ed è possibile costruire una scala cromatica.
Lo strumento moderno è costituito da circa 1415 pezzi. L’arpa ha un’origine antichissima: deriva dal cosiddetto arco musicale. I primi ad avere in uso l’arpa furono gli Egiziani nel III millennio a.C.
Presso gli Egiziani e gli Assiri venivano costruite arpe di varia foggia ed aventi un numero tra loro differente di corde. L’uso dell'arpa era anche conosciuto dal popolo ebraico mentre fu disdegnato dai Greci e dai Romani a tutto vantaggio della lira e della cetra.
Questo strumento ha subito notevoli modifiche nell’arco dei secoli.