Ezio Vanoni, economista e politico, è nato il 3 agosto 1903 a Morbegno (SO) ed è deceduto il 16 febbraio1956 a Roma.
Si laureò in giurisprudenza nel 1925 all’università di Pavia e fu avviato agli studi finanziari da B. Griziotti. Dopo un periodo di studi in Germania, 1928-30 con E. Becker, A. Hensel, J. Popitz, esercitò l’avvocatura e tenne per incarico l’insegnamento di scienza delle finanze e diritto finanziario nelle università di Cagliari, Roma e Padova; fu professore di ruolo della stessa materia nell'istituto superiore di Venezia Ca’ Foscari dal 1939 e, dal 1951, nell’università statale di Milano. Condirettore della Rivista di diritto finanziario e scienza delle finanze nelle due serie dal 1937al 1943 e dal 1949.
Dal 1933 al 1936 Vanoni assunse la cattedra di Scienza delle finanze e diritto finanziario alla facoltà di giurisprudenza dell’Università di Roma. Vanoni entrò in contatto con esponenti del mondo cattolico, quali Alcide De Gasperi e Guido Gonella, che contribuirono alla rinascita di una vocazione politica che Vanoni aveva accantonato da tempo. Conclusasi l’esperienza di insegnamento all’Università di Roma, dal 1937 al 1938 Vanoni insegnò su incarico all’Università di Padova. Nel 1951 è stato uno dei principali fautori della riforma tributaria italiana che porta il suo nome: Riforma Vanoni o Legge Vanoni, introducendo anche l'obbligo della dichiarazione dei redditi.
Morì improvvisamente nel 1956 a causa di un collasso cardiaco.