Giuseppe Spataro, politico e dirigente d’azienda, è nato il 12 giugno 1897 a Vasto (CH) e morto il 30 gennaio 1979 a Roma.
Spataro si trasferisce a Roma per studiare giurisprudenza ed entra nella FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana), di cui fu presidente dal 1920 al 1922. Impegnato in politica sin da giovane, aderisce al Partito Popolare Italiano di don Luigi Sturzo, di cui fu vicesegretario nazionale.
Durante la dittatura fascista svolse un’importante opera di preparazione alla riorganizzazione democratica del Paese, tenendo insieme le file dell’ormai disciolto Partito Popolare e di alcuni ambienti antifascisti organizzando riunioni clandestine nella sua abitazione romana.
Partecipa al CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) centrale e contribuisce in maniera rilevante alla fondazione della Democrazia Cristiana e alla riorganizzazione del quotidiano “il Popolo”.
Dopo la guerra rivestì importanti incarichi di governo: fu sottosegretario alla Presidenza del consiglio, ministro delle Poste, della Marina mercantile, dei Lavori pubblici, degli Interni, dei Trasporti. Dal 1946 al 1951 fu inoltre presidente della RAI, (Radio Audizioni Italiane). Nel 1960, fu ministro degli Interni del Governo Tambroni e, in tale veste, autorizzò il congresso del MSI a Genova.
Da non dimenticare la sua opera culturale, essendo stato per molti anni presidente dell’Istituto Luigi Sturzo. È stato anche vicepresidente del Senato. Si è ritirato dalla politica attiva nel 1978.