La martora (martes) assomiglia molto alla faina (martes foina), ma, a differenza di quest’ultima, la caratteristica macchia presente sulla gola e sul petto è più piccola e non è mai bianca, bensì gialla.
È lunga circa 45 cm a cui vanno aggiunti i circa 25 cm della coda. La pelliccia, folta e splendente, è bruna con il muso ed il mento scuri e la testa e le parti dorsali più chiare. Le orecchie corte e tondeggianti hanno il bordo bianco, la coda lunga e pelosa è molto utile sia nella corsa che nel salto perché funziona da stabilizzatore, mentre le zampe, avendo il quinto dito opponibile, le garantiscono una efficace presa sugli alberi.
É un animale molto agile che si arrampica con estrema facilità, inseguendo velocemente ghiri e scoiattoli fino alle cime più alte. Vive nelle aree forestali di tutta l’Europa, è diffusa anche nell’Asia minore e in Russia fino alla Siberia occidentale. In Italia è presente in aree di collina e montagna e compare anche in zone di pianura. L’origine della Martora in Italia risale al tardo pleistocene. Il suo habitat tipico è rappresentato dai boschi puri o misti di latifoglie e aghifoglie fino ai 2000 metri di altitudine. In generale preferisce la vegetazione fitta in grado di offrire un’adeguata protezione e rifugge gli ambienti aperti; solo in periodi di ristrettezza alimentare si spinge fino alle fattorie per predare soprattutto i volatili domestici.