Nato a Roma il 26 novembre 1905, fu un uomo politico strettamente legato agli interessi del Vaticano; vicepresidente dell'Azione Cattolica e presidente dell’O.N.M.I.. Per quest’ultimo ente ideò le “Giornate nazionali della madre e del bambino”, coincidenti con la festa dell’Epifania, e realizzò case per l’assistenza medica della maternità e del bambino; lanciò editorialmente la rivista per genitori “Nostro figlio”. Il 27 dicembre 1957, il sindaco di Roma, Umberto Tupini, si dimise dalla carica, avendo deciso di presentarsi alle elezioni per il rinnovo del Senato nella primavera del 1958. Urbano Cioccetti, consigliere comunale dal 1946 e assessore delegato (ossia vicesindaco) dal giugno 1956, fu proposto dalla Democrazia Cristiana quale successore del sindaco dimissionario fu eletto l’8 gennaio. Il 27 giugno 1958 la Giunta Cioccetti ripresentò in Consiglio comunale la variante urbanistica grazie alla quale si sarebbe realizzato l’albergo Hilton sulla collina di Monte Mario e il 23 settembre 1958, l’assemblea capitolina approvò a maggioranza la variante i cui lavori si conclusero nel 1963. A seguito delle elezioni comunali del 1960, Cioccetti fu rieletto Sindaco, ma senza ottenere la maggioranza assoluta del consiglio comunale. Trattandosi di una giunta monoriyaria DC-PLI, essa era destinata a cadere in occasione del voto sulla proposta di bilancio, previsto in primavera, per il quale era necessaria la maggioranza assoluta dell’aula capitolina. Il secondo mandato di Cioccetti durò pochi mesi, e fu agitato: la scoperta che alcuni appalti di manutenzione stradale per una somma considerevole erano stati affidati, a trattativa privata, alle ditte controllate dal segretario regionale della DC fece gridare allo scandalo. Il 29 aprile 1961, Cioccetti rassegnò le dimissioni da Sindaco e abbandonò ogni attività politica. Cioccetti ricoprì poi l'incarico di presidente dell'ENPDEP. Fu presidente dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù e del Circolo San Pietro. Morì a Roma il 9 maggio 1978